Su ogni onda del mare ho scritto “Qualcosa” affinché un leggero vento di maestrale trasportasse queste parole sulla riva del tuo cuore. Un cielo stellato, una palma per dimora, un letto di sabbia bianca per dormire i vostri sogni, un mare di speranze da navigare nello stesso guscio, sempre, mano nella mano e nutrirsi dello sguardo dei suoi occhi nei tuoi occhi, strappare un petalo ad un fiore per ricordare questo giorno ogni giorno, vivere per dare vita e far vivere per ricevere vita, non una vita di regole, di comandamenti, di corse ad un finto gioco, ad una vittoria che non c’è in un’isola che non c’è. No! L’amore non è una cosa, ma Qualcosa che nasce da dentro, che la si sente nel corpo, che vive dispiaceri con dolori che prendono lo stomaco, il ventre, e vive gioie con sottili vibrazioni, brividi sulla pelle, che ti agita il cuore, che lascia cadere lacrime senza che tu stesso te ne renda conto, che ti rende inerme al suo cospetto, ad ogni suo sguardo, che ti dà forza, che si sopporta, che si racconta senza trovarne mai le parole giuste perché bello, ma così bello da non capirlo, da non sapere come. Dirle "Ti Amo" non basta, perché Ti Amo è per tutti ma non per lei, ma non per lui, ma dirle “Qualcosa”, sempre, è tenere vivo ogni giorno un amore unico da condividere con disarmante complicità, impercettibile per altri, incomprensibile per chi non lo conosce né è stato sfiorato e che mai lo comprenderà. Non silenzi assordanti, ma un canto d’usignolo che pur di mostrare il suo amore canta con una forza tale che a volte stremato ne muore, ma ne muore felice, felice di aver dedicato il suo amore, di aver fatto Qualcosa. Dedicato a voi giovani sposi in questo giorno non meno speciale di ieri né di domani, dove non dovrete mai chiedere, perché già sapete, dove gli interessi non vi coinvolgeranno mai in avversità che sfiori i vostri cuori, ma dove un petalo di rosa, un solo petalo potrà tenervi uniti per l‘eternità. Spezzate i vostri averi, spezzate i vostri nemici sempre e solo insieme, mano nella mano, ma non spezzate mai quel petalo di rosa, respiratene il suo profumo tenendovi stretti stretti, abbracciandovi ogni notte ogni mattino, stentando i vostri respiri ma tenendovi forti a “Qualcosa” che non è una cosa. Guardatevi intorno, non è questo il miglior giorno, ma tutti quelli che lo hanno preceduto e tutti quelli che verranno saranno sempre i migliori, riderete ai vostri bambini, racconterete ai vostri nipoti, ma sappiate riservare il vostro ultimo respiro per cercarvi l‘uno con l’altro, per chiedere a voi di voi, per piangere le vostre gioie, i dolori, i vostri ricordi. Del vostro tempo ne siete i vostri stessi sogni, sappiate esserne consapevoli senza mai permettere che i vostri occhi si distraggano in sguardi minacciosi, indiavolati, distruttivi. Dedicato a voi che potete, che avete tempo, che avete la forza e la possibilità di decidere, di scegliere oggi stesso per sempre lontani e indipendenti da miseria o nobiltà, lontani da pericoli, lontani da invidie, cattiverie, avversità, lontani da tradimenti, ipocrisie tra voi, al solo scopo di salvare un amore che non c’è e forse mai c’è stato, uccidendo però senza pietà chi vi ama, chi vi dice ancora, Qualcosa, ma siate vicini a voi a voi stessi come ieri, oggi e per sempre. Curate voi stessi da ogni male accettando sempre aiuto da chi realmente vi ama, imparerete a leggerlo nei suoi occhi, a distinguere il bene dal male a difendere a denti stretti il vostro amore. Perdonate e allontanate tutti coloro che tenteranno di spezzare quel prezioso petalo, conservatelo, proteggetelo e se necessario nascondetelo, non lasciate che nessuno mai ve lo porti via. Ricordate tutto questo, ricordate di chi pur non conoscendovi vi dice “Quel solo petalo vi basterà per essere felici sposi, oggi e per sempre”.