Dal blog di mia zia Rita…
Mi è arrivato un invito su facebook ” non uccidiamo Eluana Englaro”. La
cosa mi ha fatto riflettere (anche se da tempo se ne parla ed anche
fin troppo).Vorrei dire la mia a tal proposito. Siccome nessuno è in
grado di dire che l’ alimentazione artificiale ha dato dei frutti, nel
senso che non sappiamo se Eluana stia vivendo o meno e siccome lei non
è in grado di decidere, credo debbano essere lasciati decidere i suoi
genitori. E’ responsabile solo la loro coscienza e nessuno ha il
diritto, dico NESSUNO, d’intervenire. Secondo la costituzione italiana
ogni individuo è libero di decidere se accettare o meno le cure:
Eluana non è in grado di decidere, saranno quindi i suoi genitori a
farlo, rispettando anche la sua volontà, espressa prima che morisse.Mettiamoci
però nei loro panni: avevano sperato per anni che si svegliasse, ma
ciò non è avvenuto.Sono passati molti anni, Eluana pesa trenta chili e
per suoi genitori è una ferita aperta, non lasciamogliela sanguinare
fino a far morire loro di dolore: sarebbe una violenza nei loro
confronti. Il cuore batte, ma lei è come un vegetale,
l’elettroencefalogramma è piatto. Se quel sondino mantiene i battiti del cuore di Eluana, non è per volontà di Dio, ma della scienza.
Nessun
genitore farebbe morire il proprio figlio/a…. e poi “il GIUDIZIO”:
non abbiamo nessun diritto di giudicarli. I media ci fanno vedere la
foto di Eluana a 17 anni, se la facessero vedere adesso, vorrei sapere
in quanti direbbero “lasciamola vivere”. Vivere cosa?
I miei figli
e mio marito conoscono la mia volontà. Ho visto morire amiche mie ( a
parte un mio zio) con dolori atroci. Chiedevano di farli fare morire,
quando già si sapeva che per loro non c’era più nulla da fare. Fossi
stata al posto loro avrei voluto rispettassero la mia volontà come
gesto d’amore: sono contro l’accanimento terapeutico. Ognuno di noi
merita avere una morte DIGNITOSA!
Sarà
solo Dio a giudicare. Papa Woitila, non dimentichiamolo, alla fine ha
rifiutato, saggiamente, le cure e nessuno ha fatto polemiche.
Sono vicina ai genitori di Eluana e li ammiro per la loro forza.